CHI SONO

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Mi chiamo Sara, vivo a Rimini e Stoffe nel cassetto è lo spazio che voglio condividere con te per vivere insieme l’esperienza del cucito in maniera serena, semplice e gioiosa.

Lavoro come blogger soprattutto attraverso il mio canale YouTube e sono insegnante di cucito, ma preferisco definirmi una “guida al cucito” perché essenzialmente ciò che faccio è condurre con gentilezza le persone in un percorso di scoperta del proprio potenziale creativo, così da imparare a cucire con qualità, consapevolezza ed entusiasmo.

Attraverso i corsi di cucito e il canale YouTube ho scoperto che nulla per me è più gratificante di riuscire a trasmettere quello che so.

Mi soddisfa immensamente trovare il modo di tradurre ciò che può essere complesso in una forma di conoscenza semplice, calma e motivante, partecipando poi all’emozione per i traguardi raggiunti da chi sceglie di farsi accompagnare così da me.

 

Gentilezza, qualità consapevole, calma, entusiasmo, semplicità… nelle righe qui sopra ho già raccolto gli ingredienti essenziali con cui condisco ogni aspetto della mia vita, lavoro compreso.

Partiamo dalla semplicità. Credo nel potere delle cose semplici perché semplicità non vuol dire superficialità, ma semmai l’esatto contrario: semplicità significa scegliere di rendere chiaro, ordinato e alla portata di tutti anche quello che semplice non è.

Significa annullare le distanze e aprire possibili strade affinché anche altri possano beneficiare di un sapere che può rendere felici.

 

Se mi entusiasmo per qualcosa mi metto in gioco con passione, mossa da una forza interiore gioiosa che si fa ancora più potente quando con questo mio stato d’animo riesco a coinvolgere gli altri.

Sì, il cucito è una delle cose che più mi entusiasmano nella vita, perché è il mezzo attraverso cui mi sento libera e con cui do forma alla mia fantasia creativa.

 

La calma mi è necessaria per riuscire ad investire le mie energie in gesti armoniosi e ordinati.

Non riesco a piegarmi alla logica del nostro tempo che impone un ritmo frenetico nel fare ogni cosa.

Quindi, dove posso, cerco di procedere con calma e di avere pazienza senza mettere fretta. Perché non dimentico mai che “le cose belle sono lente”… e se anche tu come me adori il film “Pane e tulipani” riconoscerai certamente questa citazione 😉

 

Sono una persona altamente sensibile ed empatica. Mi interesso al prossimo attraverso un ascolto profondo e partecipe che mi permette di conoscere chi ho davanti, per coglierne il modo di pensare, lo stato d’animo, le necessità.

Questo per me significa dare qualità ai rapporti umani, cercando di maneggiarli con tutta la cura possibile.

Con i miei gesti quotidiani riverso la stessa cura e qualità consapevole anche nelle cose di cui mi occupo e verso il rispetto per la natura.

 

Infine, la gentilezza. Amo moltissimo quando mi definiscono “una persona gentile” perché la gentilezza è l’eredità più bella che potesse lasciarmi mio padre. Comportarmi con gentilezza è il mio modo per ricordarlo, per cercare di essere una persona migliore e per provare a migliorare un po' anche quello che mi circonda.

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Usare questi ingredienti significa mettere pienamente me stessa in ogni cosa che faccio. Non potrei mai essere diversa da così perché scegliere in base ai valori in cui credo e al mio sentire è ciò che mi rende autentica, che mi fa tenere acceso il cuore.

Certo, inevitabilmente questo a volte comporta pure mostrare la vulnerabilità dei miei limiti, delle imperfezioni e, perché no, perdere anche strategici treni di convenienza.

Per non parlare dei tortuosi percorsi in salita che mi è capitato di intraprendere prima di raggiungere un obiettivo. Di certo tortuoso è stato quello per trasformare la mia passione per il cucito in un mestiere.

Già. Come ci sono arrivata? Qui sotto ti racconto un po’ le principali tappe.

 

Come tutto è iniziato

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Se qualcuno mi chiedesse quando ho iniziato a cucire non saprei rispondere esattamente.

Il cucito ha sempre fatto parte della mia vita perché era una cosa presentissima e naturale dentro casa. Mamma infatti ha sempre cucito per sé, per me e mia sorella, per la casa, per gli altri… persino per mio babbo.

Ho impressa questa immagine dei miei pomeriggi di bambina, seduta al tavolo del soggiorno mentre assisto incantata al suo continuo modellare, tagliare e cucire tessuti di ogni foggia e colore.

Da mia mamma ho imparato la maggior parte di quel che so sul cucito e soprattutto la prima, fondamentale regola: nutrire un amore paziente verso ciò che si sta creando, unito al desiderio di migliorarsi e superarsi ogni volta un po' di più rispetto alla precedente.

Forse ciò potrebbe farti pensare che, essendo cresciuta a “pane, amore e cucito”, per sensata logica io abbia seguito un percorso di studio e formazione come sarta o modellista.

Invece no. Sono diventata una bibliotecaria.

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Catalogare i libri, cucire i sogni

Eh sì, perché i miei genitori questa cosa che io potessi vivere di cucito mica la vedevano molto bene…

Probabilmente desideravano sapermi occupata con un lavoro meglio definito e prestigioso, magari immaginandomi commercialista o avvocato o medico… insomma, tutta una serie di mestieri che mai avrei potuto fare nella vita per totale mancanza di predisposizione.

Alla fine vinse il compromesso: avrei deciso io l’ambito, purché mi laureassi.

Scelsi storia dell’arte (un altro mio grande amore) iscrivendomi a Conservazione dei Beni culturali e da lì, una volta laureata, seguì il lavoro come bibliotecaria.

Ma la passione per il cucito è sempre rimasta una costante: ogni momento libero era dedicato a confezionarmi abiti, accessori o a creare piccoli pensieri da regalare alle amiche.

Fino a che fu proprio un’amica a suggerirmi di aprire un canale su YouTube, per avere uno spazio pubblico in cui mostrare quel che realizzavo.

La nascita del canale YouTube

Il canale finii per aprirlo davvero, con totale inconsapevolezza.

Nel senso che non conoscevo nulla dei meccanismi che regolano YouTube e non avevo affatto una strategia, un progetto chiaro circa i contenuti.

Pensavo semplicemente che potesse servire da “vetrina animata” per le mie creazioni e come modo per condividere l’amore per il cucito con altre persone appassionate.

Il mio primo video… riprese da mal di mare garantito :-)

 

Sono state proprio le persone che mi seguivano a farmi capire di essere interessate a dei tutorial per imparare a cucire e a realizzare nuovi progetti.

In un primo tempo non diedi per scontato di essere capace a formulare tutorial: infatti è mia convinzione che nel cucito, così come in tutto nella vita, il saper fare non corrisponda automaticamente al saper insegnare.

Inoltre ero cosciente di quello che ritenevo il mio limite: un apprendimento in parte domestico e in parte da autodidatta, non “certificato” da titoli come sarta o come modellista.

Quando però scelsi di tentare, nonostante lo stile molto acerbo della qualità video, i tutorial ebbero subito un buon riscontro. Che fossi apprezzata soprattutto in virtù della mia chiarezza e precisione nello spiegare è stata la spinta a proseguire.

Nel frattempo il mio lavoro ufficiale restava sempre quello di catalogare e dare a prestito i libri in biblioteca: un lavoro amatissimo, svolto con tanta dedizione e a cui credevo di essere destinata.

Ma è lì che è arrivato il licenziamento.

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Una prova di resilienza

Perdere il posto è stata una delle esperienze più brutte e dolorose che ho dovuto affrontare nella vita. Un duro colpo all’autostima e al mio valore non soltanto professionale, ma anche personale.

Ho provato sensazioni di rabbia per l’ingiustizia subita, paura per un futuro incerto e tanta, tantissima confusione nel mio animo.

Fino a che ho capito una cosa, che è fondamentale per riemergere da qualunque malessere: se non mi fossi rialzata di mia volontà, cercando di reagire e di affrontare il nuovo stato delle cose, nessuno avrebbe potuto farlo per me.

É allora che ho iniziato a leggere il licenziamento e la crisi che stavo attraversando come ad un’occasione per un cambiamento capace di portare anche delle conseguenze positive e da cui uscire più forte e rinnovata.

Perché Stoffe nel cassetto

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Per ripartire ho pian piano trovato il coraggio di tirare fuori dal cassetto il mio sogno di bambina, quello di lavorare con il cucito, dandogli finalmente una forma concreta.

Ecco svelato dunque il significato di Stoffe nel cassetto, nome che ho scelto per identificarmi: le stoffe ed il cucito sono sempre stati il mio “sogno nel cassetto”, perché una parte di me ha sempre sperato di poter fare di questa mia felicità creativa un mestiere.

Così Stoffe nel cassetto, oltre ad un canale YouTube, è diventato anche un piccolo brand di articoli cuciti a mano da portare a spasso per mercatini dell’artigianato.

Ma non finisce mica qui!

I corsi di cucito

Già, perché a febbraio 2018 arriva una telefonata da Elena, una mia ex “collega” di mercatini che ha in mente di attivare dei corsi di cucito nel suo negozio di merceria e per insegnante vuole “una maestra brava e paziente, come te”, mi dice.

Inutile replicarle che non mi sento di garantire che funzionerà. Ci proviamo comunque.

I corsi partono e, in barba a tutte le mie remore e insicurezze, sono subito un successo!

Se vuoi trovi qui la testimonianza di alcune persone che hanno seguito le mie lezioni.

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Così, oggi quando posso continuo comunque a partecipare sempre volentieri a qualche evento di artigianato con i miei manufatti.

 

Ma il mio mestiere con Stoffe nel cassetto è diventato soprattutto questo spazio che parla di cucito attraverso:

  • una crescita costante del canale YouTube

  • la creazione di un blog collegato a YouTube

  • corsi di cucito online: trovi le mie proposte cliccando qui

  • corsi di cucito in aula: vieni a scoprire dove

  • uno shop in cui poter trovare i miei prodotti come ebook, cartamodelli di cucito, kit creativi e alcuni articoli artigianali

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